Trascrizione dell’intervista con la Sig.ra Shilpa Deshmukh del 13 Gennaio 2006

 Sig.ra Shilpa Deshmuk

Introduzione

La Sig.ra Shilpa Deshmuk è laureata in Scienze Domestiche con specializzazione nel settore tessile ed abbigliamento. È anche una ballerina di danza classica indiana, con esperienza nella danza Katthak.
Al momento tutto il suo tempo è dedicato alla pratica spirituale al servizio della Verità Assoluta, sotto la guida della Fondazione per la Ricerca sulla Scienza Spirituale (SSRF). Suo padre, il Sig. Dadaji Deshmukh è un alto dirigente della compagnia petrolifera IBP di Nasik, India e sua madre la Sig.ra Shamala Deshmukh, è una casalinga e cercatrice spirituale SSRF. Sebbene Shilpa sia abbastanza giovane (24 anni), essa ha trascorso un terzo della sua vita facendo pratica spirituale sotto la guida di SSRF. Grazie a questo impegno Dio le ha concesso la Grazia di sceglierla come tramite per ricevere la Sua Conoscenza Divina.

Nota : Per avere un esempio della conoscenza Divina ricevuta da questa cercatrice si prega di consultare il link presente alla fine di questo articolo.

Q : Quali sono i suoi primi ricordi della vita con Dio?

A : Durante la mia infanzia, quando mi trovavo in situazioni di paura, come ad esempio da sola a casa o quando facevo un brutto sogno, sentivo immediatamente la forte sensazione che Sri Ganesh fosse con me in quel momento. Questa sensazione non solo era così forte da far scomparire la paura, ma persisteva fino a quando la situazione non tornava normale. Non ricordo nessuna occasione in cui Dio non mi abbia aiutata a superare la paura. Si trattava però fondamentalmente di un tipo di aiuto del tipo “l’amico al momento del bisogno” perché in quel momento non ero ancora una cercatrice spirituale.

Q : Quindi come definirebbe un cercatore spirituale?

A : Durante la mia infanzia era come se Dio mi seguisse dovunque io fossi e qualsiasi cosa io facessi. Sentivo la sua presenza ogni volta in cui ne avevo bisogno. Un cercatore d’altronde è colui che indipendentemente dalle proprie esigenze cerca di trovare Dio ovunque egli vada e qualsiasi cosa egli faccia.

Q : Come e quando è diventata un cercatrice spirituale?

A : Non ricordo esattamente la data, ma fu nel mese di Luglio del 97, quando per la prima volta l’impulso di cercare Dio fu così forte da spingermi a prendere la decisione di cambiare vita – pensai “Voglio realizzarmi in Dio in questa stessa esistenza”.

Questo ricordo è molto vivido nella mia mente fino ad oggi. Era il 19 Maggio 1997. Quella sera S.S. Dr. Athavale  doveva condurre un incontro pubblico nella mia città natale, Nasik, nel Maharashtra, India. Mi recai con i miei genitori per rendere servizio alla Verità assoluta, assistendo nella preparazione alla riunione. Al nostro arrivo la sala era gremita. Riuscimmo a malapena a trovare un posto dove sederci all’ultima fila. La posizione tuttavia era tale da permetterci di vedere in modo chiaro S.S. Dr. Athavale.
Più che le Sue parole, ciò che ricordo più chiaramente è quella che più tardi compresi essere un’esperienza spirituale. Mentre Egli si rivolgeva al pubblico, ebbi la sensazione di essere legata a Lui da alcuni fili invisibili e indistruttibili. Fui così colpita dalla Sua Coscienza Divina (Chaitanya) che in quel momento decisi di iniziare la pratica spirituale sotto la guida di SSRF. La decisione di diventare una cercatrice nacque proprio da quell’incontro.

Q : Essere un cercatore solo in parte è abbastanza diverso dall’essere un cercatore a tempo pieno, che rinuncia alle comodità della vita di casa per vivere in un eremo (Ashram). È stato facile o difficile prendere questa decisione?

A : Non ho avuto dubbi nel prendere questa decisione dal momento che non mi è stato imposto nulla. Le circostanze, tuttavia, non l’hanno resa una cosa semplice. Ho apprezzato il sostegno sincero che mia madre mi ha dato, qualsiasi cosa io facessi come cercatrice. Mio padre, invece, era irremovibile sul fatto che io dovessi iniziare a lavorare o avviare qualche business. Voleva che io mi dedicassi alle attività di SSRF solo nel tempo libero.

Q : Come ha fatto allora a convincere suo padre?

A : Mio padre era contrario al fatto che dedicassi tutto il mio tempo all’attività spirituale. Faccio presente che lui stesso è un cercatore, e dedica molto del suo tempo libero nel rendere servizio alla Verità assoluta. Perciò inizialmente gli chiesi il permesso di allontanarmi solo per due mesi. Successivamente gli chiesi il permesso un’altra volta. Intuendo le mie intenzioni, quando andai a chiedere il permesso per la terza volta, mi affrontò. In quell’occasione chiarii che la mia unica e sola intenzione di vita era quella di “Cercare Dio sotto la guida di SSRF”, e ciò significava essere una cercatrice a tempo pieno.

Q : Adesso è ancora arrabbiato con lei?

A : Lo è stato per un certo periodo, comunque la sua irritazione si è affievolita dal momento in cui ho iniziato a ricevere la Conoscenza Divina. Quando insieme a mia madre, mio fratello e mia sorella vennero all’Ashram e restarono con me per una settimana in questo mese di Ottobre, il suo disappunto venne completamente meno.

Q : Quando è iniziato il percorso del ricevere la Conoscenza Divina?

A : Il 22 Gennaio 2004.

Q : Come iniziò tutto ciò?

A : Un giorno, all’inizio del mio soggiorno presso l’Ashram SSRF, precisamente il 17 Dicembre 2003, S.S. Dr. Athavale mi disse che il mio strumento per raggiungere Dio sarebbe stato la danza classica indiana. Quel giorno mi chiese di condurre esperimenti circa le diverse posture del corpo (mudrā) e di fare una lettura della dimensione sottile. Prima di iniziare gli esperimenti, pregai dal profondo del mio cuore. Anche se avevo già sentito parlare degli esperimenti sottili non ne avevo mai condotto uno.
Immediatamente dopo le preghiere iniziai a pensare alla danza. Le sensazioni trasmesse da questi pensieri erano piacevolmente nuove. L’aspetto migliore di tutto questo era che mentre trascrivevo queste informazioni sul computer mi sentivo ringiovanita e più felice. In seguito nel corso della giornata quando spiegai l’accaduto a S.S. Dr. Athavale, egli disse: ”Il flusso di Conoscenza Divina è iniziato”.

Q : Sig.ra Shilpa, la prima volta è sempre speciale e viene ricordata anche quando la novità finisce, ma comporta anche la responsabilità di essere sempre in grado di ricevere la Conoscenza Divina. Come ha affrontato questo punto?

A : Quando iniziai a trascrivere note sui mudras della danza classica Indiana, ebbi la tipica ansia del nuovo arrivato. Sentivo anche la pressione di dover essere sempre all’altezza delle aspettative di S.S. Dr. Athavale. Inizialmente l’ansia mi creò agitazione interiore, ma dopo aver pregato ritrovai la calma e il flusso di Conoscenza Divina iniziò a scorrere.

Q : Quali furono le sue sensazioni quando iniziò il flusso di Conoscenza Divina?

A : Fin dal primo momento il flusso di Conoscenza Divina si presentò sotto forma di pensieri e visioni. Quando entrai in contatto con Dio, nella mia mente giunsero piacevoli ondate di emozione spirituale (Bhav). Non solo la mente, ma il mio intero corpo diveniva leggero. Le onde di pensiero Divino che ricevevo erano anch’esse di natura leggera. Questa sensazione di leggerezza continuava a lungo anche dopo il termine dell’attività spirituale giornaliera.

Q : Era curiosa di conoscere l’identità della sorgente di tale Conoscenza?

A : Lo ero. Quando chiesi, l’energia si identificò come “Divinità Shiva” (una delle funzioni di Shiva nell’universo è il principio della danza divina). Infatti, mentre assimilavo la Conoscenza Divina sulla danza classica indiana, in un paio di occasioni ricevetti la grazia della visione di Shiva stesso in diverse posizioni del corpo (mudra).

Q : È interessata alla danza classica indiana?

A : Oh certo. Studiai la forma Katthak della danza classica indiana per nove anni. Superai sei esami di Katthak che equivalgono ad una laurea.

Q : Che metodi utilizza per annotare e memorizzare le informazioni ricevute?

A : Trascrivo direttamente sul computer qualsiasi conoscenza che ricevo. I problemi sorgono quando non ho il PC a disposizione, perché il flusso di Conoscenza può iniziare in ogni momento e ovunque. All’inizio, in molte occasioni dovetti pregare e chiedere venia a Dio per avergli chiesto di interrompere il flusso di conoscenza, al fine di non dimenticare poi le informazioni ricevute. In seguito presi l’abitudine di portare sempre con me una penna e un taccuino.

Q : Suppongo che ricevere la Conoscenza Divina non comporti il fatto che il suo pensiero cessi del tutto. Se questo è vero, come fa a distinguere i suoi pensieri da quelli Divini?

A : Sulle prime, quando iniziai a ricevere i pensieri Divini durante la giornata, ad ogni momento e dovunque, anch’io mi chiesi se fossero davvero i miei pensieri o quelli Divini. Successivamente iniziai a pregare Dio chiedendo di aiutarmi a distinguere tra i due. Come sempre, Dio ha i suoi modi per dirmi quando si tratta di Conoscenza Divina. Ogni volta che i pensieri sono miei, la mia testa diventa pesante, mentre quando i pensieri sono Divini la mia testa non solo diventa leggera, ma mi sento anche entusiasta e gioiosa.

Q : Il flusso di Conoscenza avviene in modo fluido o ci sono degli ostacoli?

A : Come ho già detto, il flusso di Conoscenza è invariabilmente associato ad una sensazione di leggerezza ed entusiasmo. Solo qualche volta sento pesantezza alla testa, mancanza di entusiasmo o riluttanza ad accettarla. Ad ogni modo ciò avviene solo all’inizio e l’intensità si riduce col passare del tempo.

Q : Può raccontarci del momento più significativo in questa fase di ricezione della conoscenza Divina?

A : C’è stato un momento in cui ho sperimentato un intenso disagio spirituale. Il 28 Aprile 2005 lo stregone sottile (mantrik) che mi affligge si manifestò. I cercatori del dipartimento sottile SSRF si presero cura di me. Caddi rapidamente in un sonno profondo ed ebbi la visione di S.S. Dr. Athavale seduto accanto a me che mi curava mediante dei fiori. Dopo questo avvenimento, sperimentai per diversi giorni delle visioni di fiori provenienti da svariati mondi sottili, ottenendo pertanto della conoscenza Divina riguardo ad essi. In quei giorni rimasi in uno stato di perenne Beatitudine (Ānand).

Q : Cosa sono questi fiori del mondo sottile? Come appaiono? Che profumo hanno?

A : Questi fiori appartengono a diversi mondi sottili e provengono da diverse divinità. Sono fiori che non vediamo in questo mondo. La loro fragranza ed i colori vanno oltre ogni possibile immaginazione. Farò qualche esempio. Una volta vidi un fiore di colore blu che irradiava una luce di colore celeste. Nel momento in cui ebbi la visione, la mia emozione spirituale verso Sri Krishna si risvegliò e Gli resi gratitudine. In un’altra occasione, ebbi la visione di un fiore di Loto dorato della Divinità Lakshmi. Questo fiore emetteva energia ed emozione spirituale. Il colore dell’emozione spirituale era blu e il colore dell’energia era il bianco. Non posso dirvi molto di più a proposito di questi fiori perché la mia conoscenza su di essi è ancora incompleta e tutto ciò che ho ricevuto finora è stato verificato da Sua Santità Dr. Athavale per convalidarne l’autenticità.

Q : Quindi riceve la Conoscenza Divina da più di due anni, giusto?

A : Non esattamente. Dopo 8 mesi dalla prima volta in cui ricevetti la Conoscenza Divina l’intensità del distress dovuto allo stregone sottile che mi angustiava era notevolmente aumentata. Questo è uno degli ostacoli che si presentano quando facciamo pratica spirituale perché i fantasmi (demoni, diavoli, energie negative ecc.) cercano di impedire il nostro progresso spirituale. La vita quotidiana divenne insopportabile. Fu allora che SS Dr. Athavale mi chiese di smettere di ricevere la Conoscenza Divina. Da allora i disturbi sono stati intermittenti.

Q : Ti è dispiaciuto quando te lo dissero?

A : No, assolutamente.

Q : Signora Shilpa, perché pensa che Dio abbia scelto proprio lei per trasmettere la Conoscenza Divina?

A : In primo luogo per il mio desiderio d’imparare, in secondo luogo per la mia curiosità circa la Conoscenza Spirituale.

Q : Quanto si sente grande o speciale per questo?

A : Direi che sono fortunata del fatto che l’ego si sia accresciuto in maniera trascurabile e questo solo agli inizi. Prego Dio e ringrazio Sua Santità Dr. Athavale per avermi resa consapevole in tempo dell’aumento dell’ego.

Q : Ci può parlare della trasformazione interiore dopo aver iniziato a ricevere la Conoscenza Divina?

A : Sono sempre la stessa Shilpa, forse un po’ più umile.

Q : A parte l’aumentato senso di umiltà ci sono stati altri cambiamenti in lei?

A : Sì. Ho migliorato la concentrazione e la focalizzazione. La mia mente si libera dai pensieri zavorra più facilmente e c’è una frequente consapevolezza dei miei difetti di personalità. Sento anche il desiderio di rimanere continuamente in servizio alla Verità Assoluta. Sento che qualsiasi cosa io faccia è un servizio alla Verità.

Q : Ottenere la Conoscenza Divina è di per sé un’esperienza spirituale che potrebbe essere definita straordinaria o ‘fuori dal comune ‘. Vuole condividere con i nostri lettori qualche altra esperienza interessante?

A : Un giorno prima di presentarmi ad un esame di scuola superiore pregai: “O Dio, dammi devozione, conoscenza e distacco” invece di chiedere come al solito di passare l’esame. Non capivo perché avevo pronunciato queste parole. Questa preghiera divenne un’abitudine. In seguito appresi che anche Swami Vivekananda (un Santo indiano) pregava Dio con le stesse parole. Quando iniziai a frequentare gli incontri settimanali (satsangs) organizzati da SSRF, il vero significato della preghiera iniziò poco per volta ad essermi chiaro.

Q : Può dirci quali sforzi specifici ha fatto per raggiungere questo livello di pratica spirituale?

A : In verità, non è mai stato come se mi fossi prefissata degli obiettivi ambiziosi e avessi dovuto lavorare duramente per raggiungerli. Senza dubbio nella mia vita sono stata molto decisa in una sola cosa – praticare la Spiritualità e solo la Spiritualità. Tutto ciò che ho fatto è chiedere aiuto a Dio di riuscirci.