Sessualità e spiritualità-esiste qualche relazione?

1. Sesso e Spiritualità – “celibato” contro “sesso” in riferimento al progresso spirituale

Il tema del sesso è avvolto da tabù morali e da norme di comportamento sociale. Molte religioni impongono restrizioni ai propri seguaci quando si tratta di sesso, a volte equiparando l’atto sessuale al peccato. Ma allora il sesso e la spiritualità hanno una qualche relazione in funzione al progresso spirituale? Il sesso o la masturbazione possono minare il progresso spirituale? Ci sono diversi punti di vista su questo argomento.

Esistono molti articoli che trattano di argomenti quali la crescita spirituale attraverso il sesso tāntrik (tantrico). Alcune persone vedono il sesso tāntrik come un elisir magico che dona loro la crescita spirituale attraverso l’appagamento dei piaceri sessuali. Di contro, alcuni percorsi spirituali richiedono il celibato come requisito fondamentale per il progresso spirituale. Alcune importanti religioni richiedono che i propri sacerdoti rimangano celibi, ma questa restrizione li aiuta nella crescita spirituale? Molte persone ci pongono domande sul sesso e sulla masturbazione attraverso il sito SSRF nella sezione “poni una domanda” e chiedono qual’e’ la relazione tra sesso e spiritualità. A volte lamentano di avere impulsi o pensieri sessuali eccessivi e vorrebbero capire se questo sia di impedimento al loro percorso spirituale. In questo articolo esploriamo il tema del sesso e della Spiritualità dal punto di vista del progresso spirituale.

2. Concetti spirituali di base per comprendere la relazione tra celibato e progresso spirituale

Lo scopo della vita è duplice,

  1. Completare il destino karmico del dare-ricevere col quale si e’ nati
  2. Crescere spiritualmente nella realizzazione in Dio

Nella maggior parte delle persone la vita è dettata da una serie di alti e bassi dovuti al destino karmico col quale sono nati. Per una persona media, i propri pensieri ed attività sono tutti concentrati sulla vita materiale. La stragrande maggioranza delle persone cerca di raggiungere la felicità in vari modi, ad esempio col lavoro, col talento, col denaro, col potere, con le relazioni, etc. Tra le varie attività, il sesso è quello notoriamente più gratificante poiché genera un appagamento tangibile ed immediato, coinvolgendo la persona profondamente a livello fisico ed emotivo. Sfortunatamente anche le esperienze materiali piacevoli hanno un rovescio della medaglia, che e’ quello del dolore e della frustrazione nel momento in cui vengono meno o sono vanificate. Quindi anche l’appagamento di un incontro sessuale gratificante è di breve durata una volta che l’atto si è concluso.

Di contro esiste una piccola percentuale di persone nel mondo conosciuta come seekers, cercatori spirituali. Queste persone cercano qualcosa che va al di là del mondo materiale e di ciò che questo ha da offrire. In termini spirituali, perseguono l’esperienza ultima della realizzazione in Dio, l’essere tutt’uno con Dio o con la Coscienza Universale. Al raggiungimento di questo stato spirituale il ricercatore sperimenta uno stato di Beatitudine e di Serenità permanente, una forma di felicità superlativa che non dipende da alcuno stimolo esterno. All’inizio del proprio viaggio spirituale, la realizzazione in Dio è solo un’idea astratta, un concetto peraltro mai provato. Tuttavia, pur agli inizi della pratica spirituale il ricercatore sa che tale esperienza lo attende alla fine del proprio viaggio. Nelle fasi iniziali del percorso, egli ottiene spesso esperienze spirituali gratificanti e sproporzionalmente maggiori agli sforzi compiuti nella pratica stessa. Questo avviene per Grazia di Dio, un dono per incoraggiarlo nel suo viaggio spirituale. Dunque egli si impegna ancor di più per avere continue esperienze spirituali unite ad uno stato mentale stabile. Con il crescere dell’impegno, il ricercatore percepisce il Divino in misura sempre maggiore nel proprio percorso spirituale. Man mano che le esperienze spirituali diventano solide e durature, la vita materiale e tutto ciò che essa ha da offrire (compreso l’attaccamento ai 5 sensi, mente e intelletto e le esperienze sessuali) iniziano gradualmente a perdere effetto mostrandosi sempre meno attrattivi.

Per comprendere meglio questo articolo, suggeriamo di familiarizzare con questi argomenti e concetti spirituali.

Sulla base di questa conoscenza diamo ora un’occhiata ad alcune domande frequenti riguardo il sesso, l’astinenza sessuale (o celibato) e la crescita spirituale.

3. Esiste qualche relazione tra il sesso tāntrik (tantrico) e la Spiritualità?

Il sesso Tāntrik (Tantrico) è un termine diventato molto popolare in occidente. Tuttavia, l’interesse popolare per questa pratica è erroneamente rivolto a potenziare la propria sfera sessuale. In realtà, nel sesso tāntrik i praticanti dovrebbero imparare ad usare il sesso con lo scopo di coltivare / canalizzare / sfruttare la loro energia per la guarigione spirituale e/o la crescita spirituale, meglio se fatto sotto la supervisione di una guida spirituale a livello di Guru. Sfortunatamente, al giorno d’oggi molti dei cosiddetti Guru che insegnano questo tipo di pratica non sono dei veri Guru. E attraverso la ricerca spirituale abbiamo scoperto che solo pochissime persone, circa una su 1000, sono in grado di ottenere progressi spirituali con questa tecnica. La maggior parte di esse invece peggiora il proprio livello spirituale poiché la tecnica, se non correttamente padroneggiata, genera un crescente attaccamento ai 5 sensi, mente, intelletto e alla vita materialistica. Questo il motivo per cui il Tāntrik non e’ seguito da coloro che sono veramente alla ricerca della crescita spirituale.

4. Un ricercatore dovrebbe astenersi dall’attività sessuale e praticare il celibato?

Come principio di base va sottolineato che l’astinenza sessuale e il celibato non sono prerequisiti indispensabili alla pratica spirituale. Tuttavia, ci sono alcuni aspetti da considerare nel percorso spirituale di un cercatore per rispondere a questa domanda.

  1. Attaccamento all’attività sessuale
  2. Energia rilasciata durante il sesso
  3. Percorso spirituale

1. Attaccamento all’attività sessuale

Crescita spirituale significa essenzialmente trascendere 5 sensi, la mente e l’intelletto per sperimentare / identificarsi con il principio di Dio in ognuno di noi, il principio dell’Anima. Questo significa potersi distaccare dal proprio sé inferiore (cioè il corpo fisico, le emozioni psicologiche e l’intelletto) e identificarsi con il proprio sé superiore (l’Anima) le cui qualità sono Verità Assoluta, Coscienza Assoluta e Beatitudine. Pur sussistendo il desiderio di progredire spiritualmente, continuando ad alimentare l’attaccamento ai desideri materiali e non lasciandoli andare si potrebbe creare un impedimento al percorso spirituale. Dunque anche l’attività sessuale può essere considerata un attaccamento materiale che ci vincola ad aspetti mondani e crea ostacoli alla crescita spirituale.

Il punto importante da sottolineare è che compiendo degli sforzi sinceri nella pratica spirituale eseguita in maniera corretta, l’attaccamento alla vita terrena si riduce automaticamente e non è necessario compiere ulteriori sforzi per ridurlo. Ma se vi fosse un eccessivo attaccamento al sesso, si potrebbe trovare la soluzione alla Sezione 8 – Cosa deve fare un cercatore se ha una dipendenza da sesso o da pensieri sessuali eccessivi?

2. Sesso e spiritualità in relazione all’energia utilizzata

E’ un luogo comune credere che il sesso riduca considerevolmente la propria energia vitale, che invece potrebbe essere utilizzata per la crescita spirituale. In realtà, non è vero. L’energia vitale viene utilizzata nei movimenti volontari e involontari. Ma più che per l’attività fisica, è la mente che consuma la maggiore quantità di energia vitale della persona. Nel caso di un cercatore spirituale, dopo aver praticato sesso, egli può procedere innanzi continuando la sua pratica spirituale. Non c’è nessuna riduzione significativa di energia vitale che impedisca al cercatore di continuare con la pratica spirituale.

A volte le persone cercano di controllare l’eiaculazione sotto la guida di alcuni yogi e secondo percorsi spirituali specifici. Tuttavia, sopprimere questi impulsi sessuali non è raccomandato ad una persona media in quanto potrebbe creare frustrazione e portare a pensieri sessuali ancora più insistenti. Se la persona invece raggiunge l’orgasmo o eiacula, i pensieri sessuali di solito, diminuiscono lasciando lui / lei in grado di continuare con la propria pratica spirituale con rinnovato entusiasmo.

3. Sesso e spiritualità in relazione al percorso spirituale del cercatore

Il percorso spirituale che un cercatore segue può avere un ruolo determinante sul celibato nella propria vita. Nel caso di percorsi spirituali come Hatha Yoga (Percorso del Rigore Intenzionale) in cui sussiste una relazione tra sesso e spiritualità, praticare l’astinenza e’ un fattore determinante come parte fondamentale del percorso seguito.

Tuttavia, lo stesso non vale nel caso di altri percorsi come il Sentiero della Devozione (Bhaktiyoga), il Sentiero della Conoscenza (Dnyānyoga) o il Sentiero della Grazia del Guru (Gurukrupāyoga).

In sintesi, per rispondere a questa domanda, i cercatori che praticano la spiritualità non sono tenuti per forza a controllare o ad astenersi dal sesso o dalla masturbazione. Ma con il procedere della pratica spirituale si sublimano gli interessi mondani poiché si ottiene qualcosa di Divino che e’ molto più appagante di quello che i piaceri materiali hanno da offrire.

5. Sesso e spiritualità – L’astenersi delle attività sessuali può avere effetti nocivi?

Sopprimere gli impulsi sessuali in una persona comune può portare ad effetti negativi secondari come ansia, depressione, insonnia, etc. Tuttavia, questo non accade nel caso di un cercatore. In un cercatore spirituale, l’impulso sessuale viene gradualmente sublimato (canalizzato) con / nella pratica spirituale. Questo perché con l’inizio di una pratica spirituale appropriata (cioè qualsiasi pratica che aderisce ai 6 principi di base della pratica spirituale), la persona inizia ad ottenere dei benefici quali la stabilità mentale, la riduzione dei desideri ed una sensazione di pace interiore indipendente dalle situazioni di vita. Questi benefici costituiscono un forte sostegno al cercatore nel trascendere i propri desideri mondani, quali ad esempio l’impulso sessuale.

Nel caso in cui la persona non abbia una base solida nella pratica spirituale, anche nel caso di un sacerdote, e dovesse sopprimere i propri impulsi sessuali, si potrebbero generare sensazioni negative con effetti nocivi sulla salute.

6. In quale fase del percorso spirituale si dovrebbe praticare l’astinenza sessuale?

Un cercatore non ha bisogno di limitare la propria attività sessuale in nessun momento del proprio viaggio spirituale. Ma una pratica spirituale regolare e sincera comporta una crescita del proprio livello spirituale ed automaticamente una riduzione delle pulsioni sessuali che non pongono più un ostacolo al progresso spirituale

7. La masturbazione può ostacolare la crescita spirituale?

La masturbazione è un elemento importante per soddisfare il proprio desiderio sessuale, specialmente per coloro che non hanno un partner. Non ostacola in alcun modo la crescita spirituale. La frequenza può variare da persona a persona, ed è influenzata dall’età e dal livello spirituale. Ad un livello spirituale avanzato, questo bisogno si riduce automaticamente.

In realtà, ci sono alcuni benefici della masturbazione. L’atto della masturbazione è meno coinvolgente rispetto al sesso col partner. Dunque c’e’ un minor coinvolgimento a livello fisico e mentale. Inoltre, ci si può masturbare in qualsiasi momento e poi continuare la pratica spirituale; al contrario di quanto avviene con un partner in cui bisogna aspettare l’incontro o programmarlo, con un impegno anche mentale a tale scopo.

8. Se un cercatore avesse una dipendenza da sesso o da pensieri sessuali eccessivi cosa dovrebbe fare?

Indipendentemente dal percorso spirituale intrapreso, poter eseguire il Processo di Rimozione dei Difetti di Personalità (PDR) rappresenta un passo importante per ridurre i propri difetti di personalità. Aiuta ad accelerare la crescita spirituale. Utilizzare questo metodo, l’auto-suggerimento è uno strumento semplice ma efficace per superare i difetti di personalità quali il comportamento compulsivo (dipendenza).

Con una pratica spirituale regolare, nel tempo si riducono automaticamente i desideri materiali. Facciamo notare che la pratica spirituale, per essere efficace, deve conformarsi ai 6 principi base della stessa. Più la mente viene assorbita da attività di tipo sāttvik, più velocemente è in grado di uscire dalle dipendenze (comprese le dipendenze sessuali ed i pensieri sessuali eccessivi).

Abbastanza frequentemente le dipendenze sono causate da desideri insoddisfatti degli spiriti di antenati defunti. Per ottenere una protezione dai problemi ancestrali, raccomandiamo di cantilenare il canto protettivo “Shrī Gurudev Datta”.

9. In sintesi – c’è qualche relazione tra sesso e spiritualità?

Né il celibato né il controllo degli impulsi sessuali sono una condizione necessaria per il progresso spirituale. Praticare la spiritualità regolarmente e con un ardente desiderio aiuta il cercatore a progredire spiritualmente e a sperimentare Dio. Questo riduce automaticamente il desiderio di soddisfare esigenze materiali, quali il sesso. Di fatto, le esperienze fisiche diminuiscono di importanza di fronte all’esperienza di Dio.