Guarire la depressione con un rimedio spirituale

SSRF pubblica questi casi studio con l’intenzione di fornire indicazioni ai nostri lettori riguardo ai problemi che si manifestano a livello fisico o psicologico, ma che possono avere la loro causa principale nella dimensione spirituale. Quando la causa principale di un problema è di natura spirituale, abbiamo osservato che adottare rimedi di guarigione spirituale dà generalmente i migliori risultati. SSRF consiglia di continuare il trattamento medico convenzionale insieme ai rimedi di guarigione spirituale per il trattamento delle malattie fisiche e psichiatriche (incluso il rimedio per guarire la depressione). I lettori sono invitati a prendere qualsiasi rimedio spirituale di guarigione della depressione a loro discrezione.

Questo è un caso studio riguardante Derek, descritto con le sue stesse parole, che era affetto da una grave depressione cronica.

1. Come è cominciato il tutto?

I miei stati depressivi cominciarono a manifestarsi quando avevo circa 17 anni, all’inizio come risentimento verso la mia famiglia e verso la società. Cercavo continuamente di separarmi dalla mia famiglia. Litigavo molto spesso con loro, cercando di allontanarli per essere lasciato solo. Qualche volta provai ad andarmene di casa, ma sempre tornavo dopo un certo arco di tempo. Una volta uscii di casa in un giorno freddo mentre pioveva e camminai per un miglio senza scarpe, in calzini.

2. Come ha influenzato i miei anni scolastici?

A scuola andavo bene, ma col tempo anche il mio interesse per lo studio cominciò ad affievolirsi. Non vedevo più un motivo valido per andare a scuola. Conclusi la scuola superiore ma nell’ultimo trimestre dell’anno non studiai affatto e finii il trimestre con voti ‘F’ in quasi tutte le materie. Per fortuna i miei voti precedenti erano buoni, così riuscii a iscrivermi all’università. Tuttavia, appena arrivato all’università, iniziai a sentire che non c’era un senso nella mia vita e che sarei dovuto morire. Finii il primo trimestre del college con tutti voti ‘F’. Durante il periodo in cui ero al college, iniziai a consumare marijuana e provai un paio di altre droghe minori. Ero generalmente depresso.

3. Come ha influenzato gli anni del lavoro?

Dopo il college iniziai a lavorare a tempo pieno e a vivere per conto mio. Ero sempre più depresso e mi sentivo alienato dalla società. Iniziai a sentire come se “la società mi dovesse qualcosa e non avesse fatto il suo dovere”. Avevo anche risentimento verso le autorità e volevo che tutte le autorità fossero distrutte in modo che l’anarchia potesse regnare. Lo sognavo spesso ad occhi aperti. Sognavo anche di distruggere la società e di trovarmi su un’isola sperduta a vivere da solo. Sentivo che la causa della mia infelicità risiedeva nella società.

Il lavoro, anche se andava bene, non mi piaceva e la mia depressione era sempre li. Durante questo periodo iniziai a consumare cocaina. Dopo alcuni mesi, smisi di assumere cocaina perché in un’occasione andai quasi in overdose. In quel momento l’unica cosa che mi salvò fu il fatto che conoscessi un po’ di meditazione. Così mi calmai e il mio cuore fu in grado di reggere all’overdose. Cinonostante sanguinavo dal naso e le mie estremità erano molto fredde (il freddo si diffondeva gradualmente nel mio corpo finché non iniziai a meditare, a quel punto si ritirò). Fumavo circa 2-3 pacchetti di sigarette al giorno, questo fino all’età di 21 anni.

Lasciai il mio primo lavoro dopo 7 mesi e ne trovai un altro. Nei 2-3 anni successivi, non riuscii a tenere stabile nessun lavoro. Mi dimettevo e iniziavo nuovi lavori. Lavorai in circa 5-6 aziende diverse, in varie città. Tuttavia continuavo ad essere infelice ad ogni nuovo lavoro, anche quando venivo promosso. Non avevo la pazienza di aspettare la promozione e anche se l’avessi ottenuta, pensavo che alla fine avrei comunque lasciato il lavoro, perché niente mi rendeva felice.

Durante questo periodo, frequentavo persone che avevano l’abitudine a mentire, rubare e drogarsi.

4. Qual’era il mio stato interiore?

Molte volte, forse circa 50 volte, pensai di suicidarmi. L’unica cosa che mi salvò dal farlo fu che intellettualmente comprendevo che se mi fossi suicidato non si sarebbe risolto nulla. Sarei semplicemente andato all’inferno e poi sarei rinato. Così non tentai di farlo. Tuttavia, mi abbandonai ai piaceri materiali, soprattutto per sfuggire allo stato depressivo. Come già detto, mi drogavo. Giocavo anche ai videogames fino all’estremo, a volte anche 20 ore di fila. Per questo non mangiavo molto e in alcuni giorni non mangiavo affatto. Riuscivo a dormire solo 2-5 ore al giorno. Tutto questo mi svuotava di energia e mi faceva sentire ancora peggio. Avevo anche intensi pensieri sessuali che mi assillavano per 4-5 ore al giorno, praticando la masturbazione (1-5 volte al giorno) o andando a letto con donne. I sensi di colpa erano sempre presenti dopo aver commesso questi atti e mi divoravano continuamente.

Avevo un ego molto sviluppato perché sentivo di essere troppo bravo per tutto ciò che la società aveva da offrire. Sentivo di poter fare molto di più e che stavo sprecando il mio tempo stando dietro a cose minori. Sentivo di poter cambiare la società. Iniziai a scrivere un libro, ma abbandonai anche quello dopo 30-40 pagine perché mi domandavo “che senso ha?”. In effetti il termine “Qual è il senso?” era il mio generale stato d’animo nella vita.

5. Come mi relazionavo con le altre persone?

Dopo che fui sposato ottenni una certa stabilità, ma a causa della depressione non riuscivo ad essere felice neanche nel matrimonio e mia moglie soffriva per questo. Non passavo molto tempo con lei. Non potevo godermi appieno quelle attività come andare al cinema, al parco, le vacanze ecc. perché mi sentivo sempre in colpa nel farlo, il che mi portava a voler stare a casa. Questo rendeva anche mia moglie infelice e quindi anche lei non poteva godersi quelle attività. Molte volte ci furono discussioni intense, serbando rancore per giorni. Molte volte pensammo anche di divorziare. Oltre a questo, mi ero opposto all’idea di avere figli perché non volevo essere un padre. Evitavo i lavori di casa e a volte non facevo il bagno per 3 giorni. Tutto questo metteva a dura prova mia moglie.

Smisi di avere comunicazioni con i miei familiari all’età di 19 anni e scrissi persino loro una lettera dicendo che per loro ero morto e che dovevano dimenticarsi di me. Naturalmente questo li faceva sentire molto tristi. A volte cercarono di aiutarmi, ma non glielo permisi mai. Ero molto scortese con loro ed estremamente arrabbiato. Tutta la mia famiglia rifletté sul come aiutarmi, ma rendendosi conto che non potevano farlo, rimasero molto tristi.

Nella società la gente mi percepiva generalmente come strano, inavvicinabile, presuntuoso ed egoista.

Alla base di questo pensiero era che ritenevo che avere una famiglia fosse un peso per me e che tutti i legami materiali fossero inutili. Questa era anche la sensazione nel matrimonio con mia moglie, perché sentivo fosse un fardello. A causa della depressione diventai ancora più egocentrico ed egoista. Dover pensare agli altri o avere degli obblighi mi rendeva infelice. Volevo solo soddisfare me stesso.

6. Cosa cercai di fare per guarire la depressione?

Nel corso degli anni talvolta provai a guarire dalla depressione. Tuttavia questi tentativi non avvenivano spesso perché in generale non avevo nessuna speranza di essere felice.

Provai a leggere alcuni libri di miglioramento personale ma smisi presto. Provai anche il rimedio di meditare, ma non andava troppo bene nel mio caso, perché la mia mente era troppo irrequieta. Per quanto riguarda il sesso, le droghe e i videogiochi, molte volte provai a impedirmi di praticarli. A volte funzionava, ma solo a livello pratico e solo per un paio di giorni al massimo. Poi rinunciavo e mi arrendevo ai miei desideri.

Provai anche a fare varie pratiche spirituali come la meditazione, lo studio di testi spirituali, andare nelle chiese o nei templi. Ma il mio interesse svanì da li a poco e non riuscii a trovare qualcuno che potesse rispondere alle mie domande riguardo la vita e sulla mia situazione, nella speranza che io potessi ricevere aiuto.

7. Cos’altro avrei potuto fare per guarire dalla depressione?

Sarei potuto andare dallo psichiatra e probabilmente mi sarei fatto prescrivere delle medicine. Tuttavia, non credevo che tali medicine fossero salutari. Inoltre avevo molti dubbi sulle medicine e medici occidentali perché sentivo che facevano il loro lavoro solo per soldi, non per aiutare le persone.

Sarei potuto andare anche da un prete di qualsiasi religione per chiedere consiglio o un rimedio per guarire dalla depressione, ma mi sentivo abbattuto. Ne incontrai parecchi e notai che erano egoisti o ipocriti e che sapevano molto poco di Spiritualità.

8. Come riuscii a superare questi disturbi?

Fui introdotto ad SSRF (Fondazione per la Ricerca sulla Scienza Spirituale) grazie a mia madre. Dopo aver iniziato la pratica spirituale sotto la guida di SSRF, iniziai a sentirmi un po’ meglio. La questione principale fu il fatto che molti dei miei dubbi vennero chiariti ed ottenni una conoscenza che non avevo trovato in altri posti. Grazie a questo si accese la mia speranza. Iniziai a sentire che c’era uno scopo nella vita. I miei pensieri di suicidio si ridussero notevolmente. Trovai un raggio di luce nella mia vita.

Dopo un certo tempo scoprì dell’esistenza dei fantasmi (demoni, diavoli, energie negative, ecc.). All’inizio non ci credevo, ma dopo aver attuato alcuni rimedi spirituali contro le energie negative, il mio progresso fu ancora più rapido e la mia consapevolezza su di esse aumentò. In seguito iniziai effettivamente a vederle come se fossero arrabbiate con me e volessero spaventarmi. All’inizio avevo paura e volevo rinunciare, ma dopo un po’ il mio coraggio si rinvigorì e continuai con i rimedi spirituali per curare la depressione.

9. Come sto ora?

Dopo aver fatto pratica spirituale per guarire dalla depressione sotto la guida di SSRF per 4 anni, ora sono una persona molto diversa.

Gli attacchi depressivi si verificano molto raramente e anche quando avvengono, durano per un tempo relativamente breve, da 2 giorni a una settimana. Nel passato gli stati depressivi duravano molte settimane. Anche la loro intensità è molto minore e non sprofondo fino al punto di volermi suicidare. Assomiglia più ad uno stato di infelicità di una persona normale. Durante questi anni di pratica spirituale, non ho più usato droghe.

Ora ho la conoscenza necessaria per combattere questi stati mentali e sono sempre consapevole delle energie negative. Non possono influenzarmi come facevano prima, in quanto riconosco che i pensieri depressivi o negativi nella mia mente provengono da loro.

In questi anni di pratica spirituale e guarigione della depressione, ho ripreso i rapporti con la mia famiglia e rafforzato i legami d’amore con loro. Mi sono assunto la responsabilità dei miei doveri verso di loro e, di conseguenza, essi sono felici per questo.

Nel matrimonio la situazione è molto migliorata. A parte le piccole discussioni, che accadono in ogni relazione, siamo molto felici insieme e il nostro legame d’amore è parecchio aumentato. Aspettiamo un bambino, sono molto felice e pronto a diventare padre. Inoltre passo molto più tempo con mia moglie, mi occupo dei lavori di casa, dei miei doveri e mi sforzo di fare delle cose per lei.

La gente mi trova molto più avvicinabile e sento molto più amore verso le persone in generale. Continuo a fare nuove amicizie, mentre prima avevo solo uno o due amici.

Ho anche trovato stabilità nel mio lavoro, ormai da qualche anno. Sono stato promosso alcune volte raggiungendo una posizione executive.

L’aspetto principale è il fatto che dentro di me sono diventato una persona più stabile. Provo gioia in molte occasioni e mi sforzo di continuare a cambiare in meglio.

La presenza di Dio nella mia vita è aumentata. Sento che Lui mi guida e si prende cura di me in tutti gli aspetti della mia vita.

10. La prospettiva in termini di Scienza Spirituale

La diagnosi delle cause alla base della depressione

Il 6 Maggio 2002 Derek era arrivato presso SSRF in stato di depressione. Questa è una sua foto scattata quel giorno.

Healing depression with a spiritual remedy - Derek in depression

Fu portato al reparto di percezione sottile. Qui una cercatrice, la signora Anuradha Wadekar, contraddistinta da un sesto senso avanzato (capacità di percezione sottile), fece una lettura sottile per valutare come Derek apparisse nella dimensione sottile. Poi realizzò un disegno di quello che aveva percepito. Il disegno basato sulla conoscenza sottile si presentava così.

 Il fantasma con energia al 60% sta cercando di controllare il cercatore

E questo è il disegno elaborato al computer basato sulla conoscenza sottile di ciò che ha effettivamente visto.

Healing depression with a spiritual remedy - Negative energy troubling Derek

Dal disegno basato sulla percezione sottile, era chiaro che un fantasma stava possedendo Derek e cercava di controllarlo. Lo stava avvolgendo, influenzando il corpo e la mente. Stava instillando dubbi mentali e causando depressione. I toni grigi significavano piccoli dolori al corpo. C’erano dolori generali a causa dell’accumulo di energia nera nel corpo.

Perché e come il fantasma aveva posseduto Derek?

Il fantasma tormentava Derek perché non voleva che egli progredisse spiritualmente e diffondesse la spiritualità nella società. I fantasmi trovano facile possedere coloro che hanno una mente debole e un forte ego.

Qual era la vera ragione alla base dei pensieri sessuali eccessivi?

Quando l’energia negativa dei fantasmi, immagazzinata nelle zone genitali, è legata prevalentemente ai principi della Terra Assoluta (Pruthvītattva) e dell’Acqua Assoluta (Āpatattva), allora la componente  Raja nel corpo mentale aumenta. Questo si traduce in un aumento dei desideri sessuali. Queste frequenze negative dei fantasmi influenzano gli organi riproduttivi, facendoli contrarre ed espandere, influenzando così la matrice del corpo mentale e alimentando il desiderio sessuale.

Rimedio spirituale per guarire la depressione

Secondo la scienza della Spiritualità, la causa spirituale alla base di qualsiasi malattia è duplice:

  1. L’aumento della componente Tama con una concomitante diminuzione della componente Sattva.
  2. L’attacco da parte di una specifica energia negativa.

Quindi, il rimedio spirituale per guarire la depressione si basa sull’alleviamento di questi due fattori causali.

A Derek fu consigliato di cantilenare il Nome di Dio secondo la sua religione. Lo mise immediatamente in pratica e con fede. Come risultato, trovò un sollievo immediato dal suo distress.

Meccanismo d’azione del rimedio spirituale per la depressione

Nel caso di Derek, il rimedio spirituale era il cantilenare il Nome di Dio. Per spiegare come il canto ha funzionato, presentiamo ciò che è successo in una sessione specifica di cantilenamento.

Clicca qui per vedere il disegno basato sulla conoscenza sottile

Derek cantilenò il nome di Dio mantenendo quella devozione e fede che avrebbe davvero dato sollievo dal suo distress. Come conseguenza, il suo effetto si rese evidente in soli quindici minuti. Come possiamo vedere nel disegno basato sulla conoscenza sottile, mentre Derek sta cantilenando, c’è un aumento del 30% della coscienza Divina (Chaitanya) in lui. Le frequenze Sattva vengono emanate da lui a gran velocità. Queste frequenze attaccano il fantasma possessore nella misura del 20% e creano una guaina protettiva intorno a Derek nella misura del 10%. Come risultato, il fantasma prova una sensazione di bruciore e deve lasciare la presa sul corpo di Derek facendosi da parte. Il fantasma si scosta di cinque pollici (circa 12 centimetri) dietro a Derek. Avendo acquisito coscienza Divina, l’energia nera del fantasma inizia a disperdersi, e il dolore al corpo con altri sintomi va a ridursi del 30%. Grazie alla predominanza di frequenze Sattva, la copertura nera nel corpo mentale viene distrutta

Questo spiega il notevole recupero di Derek.

Cantilenando regolarmente il Nome di Dio, il fantasma fu costretto a lasciare permanentemente il corpo del cercatore.

Questo succede per i seguenti fattori:

1) Cantilenando continuamente il Nome di Dio, la componente Sattva nel cercatore aumenta e al contempo diminuisce quella Raja-Tama. L’aumento della componente Sattva provoca tormento al il fantasma, che non è in grado di tollerarla. Riducendosi la componente Tama, lo spettro non ha più un punto debole in Derek da usare come innesco

2) Come mostrato nel disegno basato sulla conoscenza sottile, intorno a Derek si forma una guaina protettiva che resiste all’ingresso del fantasma o di altri spettri (demoni, diavoli, energie negative ecc.)